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Come è nata l'Associazione Culturale
la storia
Facendo
un giro sul nuovo argine con l’amico
Angelo Roveda che frequento dal 1984. Angelo mi chiede di fare
qualcosa per Arena Po, una mostra di miei allievi di Brera, come
avevo già
fatto
alla Torre qualche anno prima.
Gli rispondo dicendo che avrei pensato ad un progetto più articolato.
.A Brera sono Direttore della Scuola di Pittura e membro del Consiglio Accademico pertanto mi attivo per far firmare una convenzione decennale fra l’Accademia di Brera ed il Comune di Arena Po in modo che vi siano scambi sinergici di attività che colleghino il piccolo paese al più grande sistema internazionale dell’arte.
Compro una casa bruttina e malconcia spinto dal mio amico Angelo Roveda ma io immagino già come potrei ristrutturarla, me la vedo già! Prima di tutto ripulendola di tutti quegli intonaci marci, piastrelle, infissi di alluminio ecc.
Questa era la stalla, l’ambiente dove ci troviamo ora.
Dove ora c’è la bella alzaia c’era solo terra
Ma dopo qualche mese è comparsa già una gru ed un cantiere aperto con un’impresa al lavoro ma la vera impresa è la mia, la mia ostinazione ad avviare un progetto folle in borgo che era trascurato, triste e con tante problematiche aperte, soprattutto per i grandi dubbi sulla validità della diga e della lanca...
Ma la ristrutturazione è davvero un’avventura perchè le condizioni dell’immobile sono talmente precarie che impongono interventi sempre più radicali e più costosi, dal consolidamento delle facciate al rifacimento totale di tetti e solai.
Ma io mi ostino a scegliere le soluzioni più conservative perchè non voglio stravolgere la casa piuttosto voglio riportarla alla sua più corretta identità storica riaprendo anche bellissime fi- nestre medievali che erano state chiuse negli anni e che qualcuno non voleva che io restituissi alla storia.
E tutto questo con un coinvolgimento diretto dal quale non è esclusa nemmeno colei che due anni dopo diventerà mia moglie proprio lì, ad Arena Po.
Il
nostro matrimonio è anche un progetto di vita condiviso ed insieme
vogliamo che sia il battesimo del progetto “Arena
Po - Borgo d’Arte”.
La
location è
la Torre dè Beccaria (per gentile concessione di Angelo Roveda) e
l’invito
è già
una
dichiarazione di inizio dell’attività
dell’Associazione
Culturale CASADARTISTA.
Non è un caso che al nostro matrimonio partecipano anche amici artisti e la cerimonia si apre con una danza di una bal- lerina che interpreta delle opere musicali composte da Diego Boiocchi.
Al nostro matrimonio annunciamo la nascita della nostra Associazione e ospitiamo fuori del castello la grande scultura di Giuseppe Maraniello e dentro il castello un grande dipinto di Omar Galliani che fa da sfondo a questa foto.
La scultura di Giuseppe Maraniello cambia notevolmente l’immagine stessa del castello attribuendo maggiore pre- stigio alla piazzetta antistante. Le luci notturne creano effetti scenografici straordinari; chi giunge ora in quel luogo, soprattutto di sera ha l’impressione di essere in un angolo di una città d’arte importante come può esserlo Firenze.
Può iniziare a dire al mondo di essere un vero “Borgo d’Arte”.
Il cantiere della casa richiede molto più tempo e l’Associazione CASADARTISTA non ha una sede, pertanto aspettiamo a registrarla ufficialmente ma questo non costituisce un limite all’attività che si esprime in maniera dirompente con l’organizzazione della grande mostra “La Carica dei 104” al Palazzo.
Sbarcano ad Arena Po tre grandi pulmann carichi di giovani e di opere, gli studenti occupano il Palazzo e allestiscono una mostra strepitosa. All’inaugurazione giungono tanti visitatori, parenti e amici dei 104 giovani artisti di Brera; il paese di popola di gente e c’è in giro un’atmosfera davvero stimolante. Arena Po ormai è conosciuta da tanti e nessuno mi fa più la domanda: “Arena Po? ma dove si trova?
Contemporaneamente alla “carica dei 104” organizzo all’interno della Torre dè Beccaria una bellissima mostra di Arcangelo che sperimenta un’installazione a pavimento che successivamente andrà al Museo di Beirut, in Libano.
Arena Po è convenzionata con l’Accademia di Brera dunque organizzo un ciclo di mostre che si devono tenere ogni anno contemporaneamente alla festa di San Giorgio ed il titolo generale sarà:
arenapo-arte seguita dall’anno e dal titolo specifico e così per il 2018 ho pensato a tre maestri, Galliani, Salvatore e Spoldi. Gli ultimi due avrebbero realizzato anche due loro opere in loco, specificatamente per Arena Po con il contributo economico dell’Accademia di Brera.
Aldo Spoldi si piazza a lavorare ospite nel giardino del Molino Belforti e poichè i manicaretti di Anna Belforti sono molto gustosi i lavori prendono più tempo del previsto ma finalmente l’opera viene installata in Piazza Vittorio Emanuele perchè nel gioco ironico di Spoldi c’è il rimando che in quel luogo ci sia una vera Accademia dello Scivolo.
Nicola Salvatore immagina invece un grande cetaceo che risale il Po dalle foci e si arena sulle sabbie di Arena su un fascio di trochi o di pali, proprio dove un tempo venivano prodotti i pali per i vigneti, in via della Palaria.
Anche quest’opera, come quella di Spoldi viene donata e diventa patrimonio definitivo del costituendo MAPO, museo d’arte contemporanea di Arena Po (Borgo d’Arte).
Arena Po nel frattempo, grazie ad un lungimirante progetto dell’Amministrazione Comunale, rimette a posto le strade del centro storico riportando l’acciottolato antico ed i porfido. Questo invoglia anche l’artista Omar Galliani a lasciare, come Giuseppe Maraniello, ad Arena Po, una sua scultura in bronzo in comodato gratuito.
Io e mia moglie abitiamo ancora in una casa di Roveda, in piazza ma questo non ci impedisce di ospitare una mia ex allieva di Brera, Isabela Ghebarius, che in collaborazione con l’università di Bucarest si ferma da noi un paio di mesi per realizzare questa grande pittura murale in via Garibaldi.
Una sorta di mappa del Borgo d’Arte con l’indicazione dei luoghi, delle opere e degli autori.
Ed eccoci al 2019 con la seconda edizione di arenapo-arte questa volta l’evento è molto più corposo dell’anno precedente e vede la partecipazione di due grandi maestri di Brera, Alik Cavaliere (morto nel 1998) erede della prestigiosa cattedra di scultura che fu di Marino Marini, l’or- mai novantenne pittore Mino Ceretti, un protagonista delle “Nuova Figurazione Esistenziale” degli anni ‘60 e uno scultore raffinatissimo come Italo Antico che dona una sua scultura in acciaio inox a questa Associazione Casadartista. Segue un installazione sonora di Ale Guzzetti e il prestito in comodato gratuito di due opere di Michelangelo Galliani e Marika Ricchi più una di Gianni Cella che allestisce una sua mostra di totem nel giardino della Torre dè Beccaria.
Piano piano aumentano le opere ad Arena Po e ognuna di esse viene accompagnata da una illuminazione notturna ed una targa con l’esplicazione essenziale dell’opera e delle informazioni sull’autore in modo che i fruitori abbiano un minimo di strumenti per capire.
Ecco finalmente la CASADARTISTA è abitabile e prende vita!
Cene fino a 60 invitati che cenano conoscendo di volta in volta l’opera e il pensiero dell’autore invitato.
Avendo finalmente la sede l’Associazione può iniziare ad operare ufficialmente e nell’aprile del 2019 si iscrive alla Camera di Commercio di Stradella.
Purtroppo il Coronavirus ed il lockdown ci impediscono di continuare l’attivatà per diversi mesi ma non certo la programmazione e l’acquisizione di due nuove imprortanti opere, una scultura dell’artista greco Costas Varotsos ed una dell’artista romano Renzogallo. La prima concessa in comodato d’uso gratuito dallo stesso Renzogallo (poichè di sua proprietà) e la seconda prodotta dall’ar- tista direttamente ad Arena Po, ospite di Casadartista che acquista l’opera per un costo simbolico, annoverandola, dopo quella di Italo Antico, nel suo patrimonio
Con Renzogallo in officina, accanto alla sua opera in lavorazione per CASADARTISTA
E ora?
Ora tocca a me installare una mia opera per Arena Po....................................!
Le attività di Casa d'Artista nel 2022